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Romanzo criminale (2005)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 2 apr 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 29 mag 2023


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Romanzo criminale

Italia/Francia/UK 2005 gangster 2h32'


Regia: Michele Placido

Soggetto: Giancarlo De Cataldo (romanzo omonimo)

Sceneggiatura: Giancarlo De Cataldo, Sandro Petraglia, Stefano Rulli, Michele Placido

Fotografia: Luca Bigazzi

Montaggio: Esmeralda Calabria

Musiche: Paolo Buonvino

Scenografia: Paola Comencini

Costumi: Nicoletta Taranta


Pierfrancesco Favino: il Libanese

Kim Rossi Stuart: il Freddo

Claudio Santamaria: il Dandi

Stefano Accorsi: comm. Nicola Scialoja

Riccardo Scamarcio: il Nero

Jasmine Trinca: Roberta Vannucci

Anna Mouglalis: Cinzia "Patrizia" Vallesi

Roberto Brunetti: Aldo Buffoni

Antonello Fassari: Ciro Buffoni

Stefano Fresi: il Secco

Elio Germano: il Sorcio

Francesco Venditti: Bufalo

Giorgio Careccia: Fierolocchio

Toni Bertorelli: il Vecchio

Roberto Infascelli: Gigio

Donato Placido: Colussi

Massimo Popolizio: il Terribile

Bruno Conti: Gemito

Gianmarco Tognazzi: dr. Eugenio Carenza

Franco Interlenghi: barone Rosellini

Claudio Amato: Bernardino Scafa

Michele Placido: padre del Freddo


TRAMA: Il Libanese ha un sogno: conquistare Roma. Per realizzare quest'impresa senza precedenti mette su una banda spietata ed organizzata. Le vicende della banda e dell'alternarsi dei suoi capi (il Libanese, il Freddo, il Dandi) si sviluppano nell'arco di venticinque anni, intrecciandosi in modo indissolubile con la storia oscura dell'Italia delle stragi, del terrorismo e della strategia della tensione prima, dei ruggenti anni '80 e di Mani Pulite poi. Per tutto questo tempo, il commissario Scialoja dà la caccia alla banda, cercando contemporaneamente di conquistare il cuore di Patrizia, la donna del Dandi.


Voto 7

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Tratto dall'omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo, il film di Michele Placido si rivela come la sua opera più compiuta e più complessa sul piano stilistico. Girato in pieno stile dei polizieschi italiani degli anni '70, il film si ispira alla storia della banda della Magliana, potente, criminale e spietata organizzazione alleata con le altre storiche della nostra penisola.

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Le forti caratterizzazioni dei personaggi ne fanno figure scolpite che lasciano il segno e impressionano. Ottimo quindi il risultato dell'opera di Michele Placido che si riserva solo un piccolo cameo, con la sua macchina da presa praticamente addosso a questi loschi personaggi.



Riconoscimenti

Festival di Berlino 2006:

Candidatura Orso d'oro a Michele Placido

David di Donatello 2006:

Miglior sceneggiatura

Miglior attore non protagonista a Pierfrancesco Favino

Migliore fotografia

Migliore scenografia

Migliori costumi

Miglior montaggio

Migliori effetti speciali visivi

David giovani a Michele Placido

Candidatura miglior film

Candidatura miglior regista

Candidatura miglior produttore

Candidatura miglior attore protagonista a Kim Rossi Stuart

Candidatura miglior colonna sonora

Candidatura miglior sonoro

Nastro d'argento 2006:

Regista del miglior film a Michele Placido

Miglior produttore

Miglior attore protagonista a Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino e Claudio Santamaria

Miglior montaggio

Miglior sonoro in presa diretta


 
 
 

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