Scommessa con la morte (1988)
- michemar

- 24 ott
- Tempo di lettura: 3 min

Scommessa con la morte
(The Dead Pool) USA 1988 poliziesco 1h31’
Regia: Buddy Van Horn
Sceneggiatura: Steve Sharon
Fotografia: Jack N. Green
Montaggio: Ron Spang
Musiche: Lalo Schifrin
Scenografia: Edward Carfagno
Costumi: Glenn Wright, Deborah Hopper
Clint Eastwood: Harry Callaghan
Patricia Clarkson: Samantha Walker
Liam Neeson: Peter Swan
Jim Carrey: Johnny Squares
Evan C. Kim: isp. Al Quan
David Hunt: Harlan Rook
Michael Currie: cap. Donnelly
Anthony Charnota: Lou Janero
Ronnie Claire Edwards: Molly Fisher
Louis Giambalvo: Gus Wheeler
TRAMA: L’ispettore Callaghan è di nuovo in azione. Un maniaco omicida sta uccidendo tutti i componenti della troupe di un film dell’orrore diretto dal celebre regista Peter Swan. C’è una lista con i nomi delle sue prossime vittime e dentro c’è anche quello di Dirty Harry.
VOTO 5,5

Per il quinto e ultimo episodio della serie dedicata all’ispettore Harry Callaghan sulla sedia da regista si siede lo stuntman da sempre collaboratore di Clint. Che sia un regista modesto lo si intuisce quando si realizza che questo è il più debole della saga e ci si deve accontentare di una conclusione in tono dimesso. Un po’ di inevitabile azione, il consueto serial killer che il Nostro deve bloccare, essendo anche lui nella lista nera, e qualche battuta di Clint cha va sul pesante (“le opinioni sono come gli stronzi... tutti ne hanno uno!”). Da notare un giovane Liam Neeson che interpreta il regista del film nel film e Jim Carrey nel ruolo di attore tossicodipendente, una vera novità nella carriera del comico.


Clint Eastwood torna quindi nei panni dell’ispettore Harry Calla(g)han (come ho scritto in altre occasioni, nell’originale non c’è la “g”) e stavolta il Dirty non delude ma non fa entusiasmare ed è il solito: sguardo torvo, battute taglienti e una pistola sempre pronta. La trama ruota attorno a un gioco macabro chiamato “Dead Pool” (Bingo con il morto), cioè una lista di celebrità su cui si scommette chi morirà per primo. Quando alcuni nomi iniziano davvero a morire, Harry entra in azione. E la sorpresa? Che anche lui è sulla lista! Tra i sospettati c’è Peter Swan, il regista dei film horror interpretato dal giovane Liam Neeson, che sta girando un videoclip per una rockstar tossicodipendente, Johnny Squares (Jim Carrey). Il mondo dello spettacolo diventa così il nuovo terreno di caccia per Callaghan che si muove tra set cinematografici, giornalisti invadenti e inseguimenti esplosivi. Meno male che c’è una presenza femminile che ci concede un po’ di grazia e di respiro, Samantha Walker (Patricia Clarkson).


A proposito di inseguimenti: il film regala una delle scene più originali della saga, con Harry inseguito da una macchina telecomandata piena di esplosivo. Un omaggio/parodia al celebre inseguimento di Bullitt? Forse, però in versione miniatura. Nonostante la formula sia collaudata - Harry viene sospeso, ignora gli ordini, risolve il caso - anche questo film riesce a giocare con il mito del personaggio strizzando l’occhio al pubblico e alla cultura pop degli anni ‘80. C’è ironia, ritmo e persino un pizzico di autocritica.


Un film che non reinventa il genere, sia chiaro, cerca solo di farlo galleggiare e di condurlo in porto (però, che frastuono tra effetti e rock!). E che ci ricorda, ancora una volta, perché Harry è diventato un’icona: perché quando lui entra in scena (stavolta anche con una specie di cannone tra le mani…), il pubblico sa già che i cattivi hanno i minuti contati.






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