Sempre amici (2017)
- michemar

- 13 set
- Tempo di lettura: 3 min

Sempre amici
(The Upside) USA 2017 commedia 2h6’
Regia: Neil Burger
Sceneggiatura: Jon Hartmere
Fotografia: Stuart Dryburgh
Montaggio: Naomi Geraghty
Musiche: Rob Simonsen
Scenografia: Mark Friedberg
Costumi: Kasia Walicka Maimone
Bryan Cranston: Philip Lacasse
Kevin Hart: Dell Scott
Nicole Kidman: Yvonne Pendleton
Aja Naomi King: Latrice
Julianna Margulies: Lily Foley
Golshifteh Farahani: Maggie
Tate Donovan: Carter Locke
Jahi Di'Allo Winston: Anthony Scott
Genevieve Angelson: Jenny Lacasse
Suzanne Savoy: Charlotte
TRAMA: L’anomalo rapporto che nasce tra un ricco signore tetraplegico e un giovanotto disoccupato con dei precedenti penali, appena assunto come badante.
VOTO 6

Philip (Bryan Cranston) è un ricco tetraplegico che vive in un lussuoso attico a Manhattan ed è in cerca di un badante che possa aiutarlo. Tra i tanti aspiranti si presenta Dell (Kevin Hart), piccolo criminale, non per farsi assumere, ma solo per ottenere una firma che attesti la sua partecipazione al colloquio da presentare al suo ufficiale di custodia. Nonostante il parere contrario della sua assistente Yvonne (Nicole Kidman) e malgrado il fatto che il giovanotto non abbia alcuna formazione e qualifica per il posto, Phil decide di assumerlo. A dispetto delle differenze sociali e culturali, tra i due uomini con il tempo si instaura una forte ed improbabile amicizia.
Trama già nota? È il remake del film francese Quasi amici - Intouchables, grande successo anche di botteghino del 2011 del duo collaudato Nakache - Toledano, premiato da varie candidature internazionali, stavolta con protagonisti Bryan Cranston e Kevin Hart al posto di François Cluzet e Omar Sy. Un passo di lato c’è anche una grande attrice, addirittura Nicole Kidman, che accetta una figura secondaria quale il ruolo della segretaria del più che facoltoso signore, acidina e spigolosa, che era, nella versione originale, di Anne Le Ny. Un personaggio anche per la bella Golshifteh Farahani.
Nulla di nuovo, quindi, solo una versione americana piena di attori di fama, purtroppo un film non all’altezza dell’originale (che oltretutto era una vera sorpresa e tanto divertente), dovendo scontare la notorietà della storia, tra l’altro vera, quella dell’amicizia nata tra Philippe Pozzo di Borgo e il suo aiutante, Abdel Sellou, autore del libro che narra la vicenda, best seller tradotto in varie lingue.
Però, nonostante tutto, si ripete quella chimica tra i due attori che era stata il successo del precedente film, ben amalgamati e sufficientemente predisposti nei ruoli. Si ripete anche la storia in cui due persone con personalità radicalmente diverse vengono messe assieme dalle circostanze e, dopo un periodo di tensione e disaccordo, stabiliscono un legame armonioso. Le differenze, che in sostanza solo l’etnia, la classe sociale e le facoltà fisiche, sono all’apparenza insormontabili ma diventano ostacoli che i due sapranno superare, soprattutto per merito dell’interazione che nasce. Anzi, sono proprie le differenze fisiche che danno spunto ad alcuni gags simpatiche. Non è divertente come il primo film, ma basta per una commedia che ha i suoi lati seriosi.
Non è un film da ricordare per sempre, ma è abbastanza guardabile. Piuttosto Neil Burger commette l’errore di optare per una semplice rivisitazione e di non puntare in una rielaborazione del soggetto per imprimere una nuova linfa al lavoro, anche sfruttando l’ambientazione americana, che poteva dare più spunti. Ne scaturisce che, nel seguirlo, non si può fare a meno di paragonarlo continuamente all’originale e capire subito che quello era decisamente migliore.






















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