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Solo per i tuoi occhi (1981)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 3 min
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Solo per i tuoi occhi

(For Your Eyes Only) UK, USA 1981 spionaggio 2h7’

 

Regia: John Glen

Soggetto: Ian Fleming

Sceneggiatura: Richard Maibaum, Michael G. Wilson

Fotografia: Alan Hume

Montaggio: John Grover

Musiche: Bill Conti

Scenografia: Peter Lamont

Costumi: Elizabeth Waller

 

Roger Moore: James Bond

Carole Bouquet: Melina Havelock

Chaim Topol: Milos Columbo

Lynn-Holly Johnson: Bibi Dahl

Julian Glover: Aristotle Kristatos

Cassandra Harris: Lisl von Schlaf

Jill Bennett: Jacoba Brink

Michael Gothard: Emile Loque

Jack Hedley: Sir Timothy Havelock

Walter Gotell: Anatol Gogol

James Villiers: Bill Tanner

Geoffrey Keen: Fredrick Gray

Desmond Llewelyn: Q

Lois Maxwell: Miss Moneypenny

John Hollis: Ernst Stavro Blofeld

 

TRAMA: James Bond è incaricato di trovare una nave britannica scomparsa, dotata di un dispositivo di crittografia delle armi e deve anche impedire che cada nelle mani del nemico.

 

VOTO 6,5


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Un dispositivo ultrasegreto del tipo ATAC affonda la nave spia inglese St. Georges al largo della Grecia. Un archeologo britannico riesce a localizzarlo, ma viene assassinato. La sua giovane figlia Melina (Carole Bouquet), desiderosa di vendetta, si unisce a James Bond, incaricato dell’operazione di recupero. Un lavoro rischioso, come sempre, all’insegna dell’imprevisto, degli inseguimenti mozzafiato, degli agguati mortali, degli spostamenti intercontinentali: dalle Bahamas a Cortina alle assolate spiagge greche. Al centro dell’intrigo c’è un miliardario greco, certo Kristatos (Julian Glover), di cui Bond, con la bella Melina e un contrabbandiere di nome Columbo (Chaim Topol), deve espugnare la villa bunker. Naturalmente non mancano i russi che, a loro volta, sono sulle tracce del dispositivo e non intendono certo tirarsi indietro.



Con il presente film, quinta tappa di Roger Moore nei panni di Bond e dodicesimo film della saga, 007 entra negli anni ’80 facendo un passo indietro, ma in senso virtuoso: dopo gli eccessi spaziali di Moonraker, gli autori scelgono di riportare l’agente segreto su un terreno più classico, quasi un ritorno all’ordine: intrighi del KGB, segreti britannici in bilico, atmosfere che guardano dritte agli anni ’60. Il film gioca apertamente con la memoria della serie. C’è un’apparizione-lampo di Blofeld, c’è l’apertura con Bond sulla tomba di Tracy, e c’è un cast che porta con sé un passaggio di testimone: M è assente per la scomparsa di Bernard Lee, ma Q e Moneypenny restano saldi al loro posto. Torna anche il generale Gogol, figura-ponte dell’era Moore che ritroveremo fino a 007 - Zona pericolo.



La missione è una delle più “procedurali” del periodo, quindi più rituale: recuperare l’ATAC, dispositivo strategico per il controllo dei sottomarini nucleari britannici, finito sul fondo del Mar Ionio. A complicare il quadro c’è Kristatos, antagonista elegante ma non memorabile, e al suo fianco il glaciale Locque, altrettanto poco incisivo. A sostenere Bond troviamo invece Carole Bouquet, determinata e tagliente, e Columbo, contrabbandiere dal cuore sorprendentemente leale.



Tutto si muove in un’Europa da cartolina d’azione: inseguimenti su strada, scorribande sui pendii ghiacciati, discese in bob, scalate vertiginose, immersioni che richiamano Thunderball. È un film fisico, pieno di stunt e di ritmo, anche se la mancanza di John Barry alla colonna sonora si sente eccome.



Sul fronte dei personaggi, la Bouquet lascia il segno pur con un minutaggio contenuto, mentre la sottotrama più leggera affidata a Lynn-Holly Johnson rimane un diversivo poco integrato, quasi un inciso che non trova mai un vero ruolo.



In definitiva, è un Bond solido, quadrato, che non punta a rivoluzionare ma a ricalibrare. Non è tra i vertici del franchise, ma offre azione, misura e un Moore ormai perfettamente a suo agio nel personaggio. Un ingresso dignitoso e consapevole negli anni ’80.


“Prima di cominciare una vendetta, è meglio che scavi due fosse!”



Riconoscimenti

Oscar 1982

Candidatura alla migliore canzone a Bill Conti per For Your Eyes Only

Golden Globe 1982

Candidatura alla migliore canzone a Bill Conti per For Your Eyes Only



 
 
 

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