Stanno tutti bene - Everybody's Fine (2009)
- michemar

- 11 gen 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 29 mag 2023

Stanno tutti bene - Everybody's Fine
(Everybody's Fine) USA 2009 dramma 1h39'
Regia: Kirk Jones
Sceneggiatura: Kirk Jones
Fotografia: Henry Braham
Montaggio: Andrew Mondshein
Musiche: Dario Marianelli
Scenografia: Andrew Jackness
Costumi: Aude Bronson-Howard
Robert De Niro: Frank Goode
Drew Barrymore: Rosie Goode
Kate Beckinsale: Amy Goode
Sam Rockwell: Robert Goode
Katherine Moennig: Jilly
Melissa Leo: Colleen
TRAMA: Frank Goode, ormai vedovo, ha dedicato tutta la vita alla famiglia, lavorando presso una fabbrica di cavi e risparmiando fino all'ultimo centesimo per mantenere i suoi cari. Ma appena andato in pensione, si rende conto di aver trascorso troppo poco tempo con i suoi quattro figli, e decide che è giunto il momento di recuperare. Tuttavia, uno dopo l'altro, gli ospiti trovano una scusa per non presentarsi. Nonostante il divieto del medico, Frank vuole affrontare la questione a modo suo: prepara la valigia e parte per un viaggio attraverso gli Stati Uniti, con l'intenzione di fare una sorpresa ad ognuno dei suoi figli.
Voto 6

Frank Goode è un vedovo solitario: tiene tutto in ordine in casa, si gode il suo giardino, compra bistecche e una nuova griglia, anche un buon vino adatto, ma è la sua vita che non trova più adatta. Sogna di ricevere la visita dei suoi quattro figli sparsi per l’America, perché non li vede da tanto e soprattutto non li sente. Anzi, li sente lontani, ognuno con i propri affari e interessi. La solitudine lo sta schiacciando e quindi, anche contro il parere del suo medico, decide di intraprendere un lungo viaggio in treno per andare a trovarli, uno ad uno.

Malinconico film con un Robert De Niro che rifà il Mastroianni vedovo siciliano del film di Tornatore, a cui viene la nostalgia dei bei tempi con la famiglia intera. Un po' patetico forse, ma quando ti assale la nostalgia non si scampa e così, cosa può fare un anziano? Si mette in viaggio e con il cuore gonfio di speranza e carico di affetto li va a trovare. I quali però hanno ormai una vita propria e del papà non hanno grande nostalgia. Sembrano freddi e distanti, poco entusiasti di rivedere il padre. Il che acuisce il senso di delusione e solitudine. Li guarda, si ricorda di quando erano piccoli, di come era bello stare assieme, ma ora i tempi sono cambiati. Ma almeno, stanno bene?

È qui che il film si distanzia da quello italiano, non c’è una rimpatriata, tutt’altro. Sembra l’ultimo incontro con tutti, è l’addio triste e inevitabile. De Niro misurato e quieto si aggira per le stazioni ferroviarie, nelle case dei figli o sul luogo dei loro lavori e non tutte le notizie che riceve sono belle.

Robert è un grande attore anche con questi minimi abiti e l’atteggiamento dimesso, come il suo Frank, persino deluso da una rapina in stazione che lo sorprende e lo delude sul piano umano. Con lui c’è bel cast che fa la sua dignitosa parte (Drew Barrymore, Kate Beckinsale, Sam Rockwell) ma sembrano tutti in soggezione, un po’ perché spetta ai loro personaggi sottrarsi, un po’ perché di fronte a questo enorme attore diventano piccoli.






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