Star 80 (1983)
- michemar

- 5 nov 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 11 giu 2023

Star 80
USA 1983 dramma biografico 1h43’
Regia: Bob Fosse
Soggetto: Teresa Carpenter (articolo)
Sceneggiatura: Bob Fosse
Fotografia: Sven Nykvist
Montaggio: Alan Heim
Musiche: Ralph Burns
Scenografia: Michael S. Bolton, Jack G. Taylor Jr.
Costumi: Albert Wolsky
Mariel Hemingway: Dorothy Stratten
Eric Roberts: Paul Snider
Cliff Robertson: Hugh Hefner
Carroll Baker: madre di Dorothy
Roger Rees: Aram Nicholas
David Clennon: Martin Geber
Kathryn Witt: Robin
Keith Hefner: fotografo
Stanley Kamel: Nick
TRAMA: Dorothy è una biondina che fa la cameriera in una tavola calda. Paul è un piccolo imbroglione con l'hobby delle foto osée: convince Dorothy a posare per lui. Grazie alle foto, Dorothy vince la selezione per Playboy. Quindi le si aprono le porte del cinema, ma la sua relazione con un regista fa impazzire di gelosia Paul, nel frattempo diventato suo marito, che la uccide prima di togliersi la vita.
Voto da valutare

Paul Snider è un fotografo canadese, che utilizza il suo mestiere per avvicinarsi a belle ragazze e per promuoverle come ballerine in locali notturni. Egli incontra Dorothy Stratten, la giovane cameriera di una tavola calda, la convince a farsi fotografare e a lanciarla come modella. Malgrado l'opposizione della madre di lei, riesce a portarla a Los Angeles per presentarla ad Hugh Hefner, famoso magnate della rivista Playboy, che l'accoglie nel suo impero facendola diventare una acclamata playmate. Dorothy e Paul si sposano, lei probabilmente per riconoscenza e lui invece per mantenerne il controllo come suo manager. Successivamente Dorothy viene presentata ad Aram Nicholas, un noto regista che vuole lanciarla come interprete del suo prossimo film. Lentamente Dorothy si allontana da Paul e, durante le riprese del film, lei ed Aram si innamorano. Paul fatica ad accettare di dover cedere la sua bella moglie e grossa fonte di guadagno, ma accetta d'incontrarla per discutere sui termini del divorzio chiesto da Dorothy; sconvolto dalla gelosia però la uccide e si suicida.

Il grande Bob Fosse, qui alla sua ultima regia (morì quattro anni dopo), riprende una tragica storia realmente avvenuta che ha interessato in prima persona un celebre regista di Hollywood. Storia molto simile alla sceneggiatura dello stesso Fosse.

Infatti, Dorothy fu assassinata nel 1980, lo stesso in cui lei fu eletta playmate dell'anno, ed in cui recitò nel film ...e tutti risero di Peter Bogdanovich, con cui iniziò una relazione che, oltre ai suggerimenti di altri amici e colleghi che vedevano in Snider una persona pericolosa, la convinse a divorziare definitivamente dal marito. Nonostante le grandi speranze nutrite da Hugh Hefner (il noto fondatore della rivista per uomini) per Dorothy, egli non partecipò in alcun modo alla produzione del film sulla sua morte, citando addirittura in giudizio la produzione, poiché contrariato dal fatto che veniva citato, anche nell'articolo della Carpenter, come uno degli artefici del declino che la portò ad essere assassinata. Opinione condivisa nell'articolo anche nei riguardi di Bogdanovich che, per conto suo, scrisse un libro sulla sua storia personale con la giovane, The Killing of the Unicorn: Dorothy Stratten 1960-1980. Nel 1988 Bogdanovich sposò Louise Beatrice Stratten, sorella di Dorothy.

Trampolino di lancio per la bella Mariel Hemingway, che però non ha fatto quella che carriera che in quel momento tutti prevedevano, mentre l’interpretazione di Eric Roberts gli valse la candidatura ai Golden Globe.






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