Syriana (2005)
- michemar

- 20 feb 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 7 ott

Syriana
USA 2005 spionaggio 2h8'
Regia: Stephen Gaghan
Soggetto: Robert Baer (libri "La disfatta della CIA", "Dormire con il diavolo")
Sceneggiatura: Stephen Gaghan
Fotografia: Robert Elswit
Montaggio: Tim Squyres
Musiche: Alexandre Desplat
Scenografia: Dan Weil
Costumi: Louise Frogley
George Clooney: Bob Barnes
Matt Damon: Bryan Woodman
Jeffrey Wright: Bennett Holiday
Chris Cooper: Jimmy Pope
Amanda Peet: Julie Woodman
William Hurt: Stan
Christopher Plummer: Dean Whiting
Alexander Siddig: Principe Nasir Al-Subaai
Max Minghella: Robby Barnes
Mark Strong: Mussawi
Tim Blake Nelson: Danny Dalton
TRAMA: Il giovane, ingenuo e carismatico principe Nasir cerca di modificare le relazioni commerciali che da lungo tempo sono favorevoli agli uomini d’affari degli Stati Uniti, ma questo non piace a molti. Ne pagherà le conseguenze.
Voto 7

Il principe Nasir, erede al trono di un Paese produttore di petrolio, ha instaurato nuove relazioni commerciali con la Cina a scapito degli Usa, fino a quel momento privilegiati. Jimmy Pope, proprietario della Killen, una piccola compagnia petrolifera, ha da poco ottenuto i diritti di trivellazione nei giacimenti del Kazakhstan destando l'interesse della Connex. Quando le due compagnie decidono di fondersi, il Dipartimento della Giustizia e lo Sloan Whiting, potente studio legale di Washington, devono verificare la stipula dell'accordo tra loro. A Bob Barnes. veterano agente della CIA, che potrebbe passare gli ultimi anni della carriera svolgendo un comodo lavoro d'ufficio, viene promessa una promozione dopo un'ultima missione il cui scopo è l'assassinio del principe Nasir.


Raramente un film come questo ha spiegato meglio l'assurda situazione in cui viviamo, con il terrorismo in casa, gli affari economici tra occidente e Medioriente, lo spionaggio con i giochi pericolosi che lo caratterizzano. Bravo veramente il regista e sceneggiatore Stephen Gaghan ad illustrare con chiarezza quello che ci accade intorno. Al suo secondo lungometraggio, infatti, questo regista firma un thriller politico incentrato sul rapporto tra terrorismo internazionale, politica estera americana e industrie petrolifere e basato sulle memorie di Robert Baer, ex agente della Cia impegnato nella lotta al terrorismo.


Il film si apre con un attentato a Teheran, alternando, successivamente, la scena statunitense a quella mediorientale. Ben girato e ben diretto, il film ha il pregio - anche se inizialmente la presentazione dei personaggi e delle situazioni rischia di confondere lo spettatore - di trattare un tema quanto mai attuale, senza voler a tutti i costi sostenere una tesi o dare già la propria versione dei fatti.



Non esistono buoni o cattivi, non esistono vincitori o vinti, ma soltanto una condizione di perenne conflitto determinata da interessi economico-politici. Mentre la trama si dipana, sembrerebbe, nel pieno rispetto del genere - seguendo le vicende del protagonista, l'agente della CIA Bob Barnes (magnificamente interpretato da George Clooney, che conferma ancora una volta il proprio interesse verso un cinema socialmente impegnato), caduto improvvisamente in disgrazia e divenuto scomodo testimone - in realtà il film ne sovverte le regole.


L'eroe solitario che lotta contro il sistema, non riuscirà a sconfiggerlo, ma ne sarà totalmente sopraffatto; diversamente, invece, dall'operazione riuscita dei due giovani kamikaze, che per necessita e disperazione, per guadagnarsi un posto in Paradiso e in nome della religione, decidono di sacrificare la loro stessa vita.
Grande Clooney, veramente ammirevole!

Riconoscimenti
2006 - Premio Oscar
Miglior attore non protagonista a George Clooney
Candidatura migliore sceneggiatura originale
2006 - Golden Globe
Miglior attore non protagonista a George Clooney
Candidatura miglior colonna sonora






Commenti