The Constant Gardener - La cospirazione (2005)
- michemar

- 24 mag 2022
- Tempo di lettura: 3 min

The Constant Gardener - La cospirazione
(The Constant Gardener) UK/Germania/Kenya/Francia/USA/Svizzera 2005 thriller 2h9’
Regia: Fernando Meirelles
Soggetto: John le Carré (Il giardiniere tenace)
Sceneggiatura: Jeffrey Caine
Fotografia: César Charlone
Montaggio: Claire Simpson
Musiche: Alberto Iglesias
Scenografia: Mark Tildesley
Costumi: Odile Dicks-Mireaux
Ralph Fiennes: Justin Quayle
Rachel Weisz: Tessa Quayle
Hubert Koundé: Arnold Bluhm
Danny Huston: Sandy Woodrow
Bill Nighy: Bernard Pellegrin
Juliet Aubrey: Gloria Woodraw
Daniele Harford: Miriam
Pete Postlethwaite: dr. Lorbeer / dr. Brandt
Richard McCabe: Arthur Hammond
Donald Sumpter: Tim Donohue
Keith Pearson: Porter Coleridge
John Sibi-Okumu: dr. Joshua Ngaba
Gerard McSorley: Sir Kenneth "Kenny" Curtis
TRAMA: In una remota area del Kenya viene ritrovata l'attivista politica Tessa Quayle vittima di un brutale omicidio. All'apparenza il movente del crimine sembra quello passionale, ma Justin Quayle, il marito della vittima, non crede che la moglie possa averlo tradito e decide di fare delle indagini per conto suo. Ma quando si avvicina alla verità, anche la sua stessa vita è in pericolo.
Voto 7

Justin Quayle, funzionario dell'Alto Commissariato Britannico in Kenya e appassionato giardiniere nel tempo libero, apprende che la moglie Tessa, durante un viaggio di lavoro, è rimasta uccisa in mezzo al deserto, mentre il suo accompagnatore Arnold Bluhm, medico locale presso le popolazioni del luogo, sembra scomparso. La versione data dalle autorità incaricate delle indagini è che i due erano amanti, e che l'uomo - preso dalla gelosia - l'ha ammazzata per poi darsi alla fuga. Prostrato dalla notizia, il diplomatico ricorda il loro primo incontro, i momenti di intimità, la dedizione della moglie per il suo lavoro nel quale non ha mai voluto coinvolgerlo, e anche la perdita del loro figlio, morto durante il parto.

Ciò potrebbe sembrare l’intera trama del film e del romanzo da cui è tratto, scritto da John Le Carré ed invece è solo il prologo, solamente l’incentivo per interessarsi ad una storia molto più complessa e articolata, degna del celebre scrittore di romanzi di spionaggio, come sempre coltivati sulla base di tante considerazioni di natura psicologica. Infatti, la versione ufficiale comunicata dalle autorità sul tragico accaduto non può essere più artificiale e sembra, almeno a Justin Quayle, assolutamente sbagliata e fuorviante. I due coniugi si amavano fortemente ma ciò che è successo pare lasciarlo dubbioso sui reali sentimenti della donna e per questo decide di indagare personalmente.

La storia di base è realmente successa, dal momento che il libro dello scrittore britannico si ispira ad un famoso contenzioso legale cui la multinazionale Pfizer si trovò coinvolta per la sperimentazione illegale di un proprio farmaco, caso che venne sollevato per la prima volta da una nota inchiesta del The Washington Post. Caso a cui l’opinione pubblica si interessò intorno alla metà degli anni Sessanta ma salta evidente agli occhi che se ne potrebbe parlare come una storia attualissima, dato che nel XXI secolo è un argomento sempre all’ordine del giorno: intrighi internazionali e grossi interessi delle grandi case farmaceutiche, colossi dell’industria moderna che intravedono enormi profitti assicurandosi l’esclusività dei brevetti di nuovi farmaci, ma da sperimentare sulla pelle delle persone bisognose. Il motivo per cui Tessa Quayle possa essere diventata un ostacolo agli intrecci mondiali è semplice: lei è un’attivista politica molto risoluta, una donna energica dotata di intelligenza e passione.

Si amavano molto, ma dopo ciò che è successo l’uomo si chiede se mai ha conosciuto a fondo la moglie. Era certo del rapporto che si era instaurato tra loro ma queste vicende, soprattutto i dubbi sulla sua fedeltà, hanno corroso la fiducia verso la donna. Il film, per questi motivi, non punta solo sull’aspetto politico internazionale ma apre uno squarcio sulla relazione tra le due persone, intrecciando i due percorsi paralleli, inducendo il regista brasiliano Fernando Meirelles, notevolmente affermatosi con il successo dell’opera precedente, City of God, ad alternare lo stile da cinema di inchiesta, tipo docu-dramma, a quello che riguarda il forte sentimento tra Justin e Tessa, mostrandoli tramite un continuo flashback nella loro vita intima, identificando molto chiaramente i due personaggi. Lui timido e sincero, lei battagliera e idealista. Ma soprattutto lui, mai convinto del movente passionale del delitto, che comincia a scavare nei segreti industriali e nelle connivenze politiche che la protagonista stava per portare allo scoperto.


Thriller avvincente e drammatico, in cui il regista non disdegna di affrontare la realtà africana, i villaggi, la povertà, i colori, l'umanità rumorosa, la violenza, con la stessa grinta dell’altro film, servendosi, nell’ambito di un ottimo cast, di due attori pregevoli: il sempre sensibile Ralph Fiennes e la meravigliosa Rachel Weisz, che si vedrà premiata come miglior attrice non protagonista sia negli Oscar che nei Golden Globe.






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