The Burning Plain - Il confine della solitudine (2008)
- michemar
- 2 mag 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 16 mag 2023

The Burning Plain - Il confine della solitudine
(The Burning Plain) USA/Argentina 2008 dramma 1h47’
Regia: Guillermo Arriaga
Sceneggiatura: Guillermo Arriaga
Fotografia: Robert Elswit
Montaggio: Craig Wood
Musiche: Omar Rodríguez-López, Hans Zimmer
Scenografia: Dan Leigh
Costumi: Cindy Evans
Charlize Theron: Sylvia
John Corbett: John
Kim Basinger: Gina
Jennifer Lawrence: Mariana
José María Yazpik: Carlos
Joaquim de Almeida: Nick
Danny Pino: Santiago
Tessa Ia: Maria
Diego J. Torres: Cristobal
J.D. Pardo: giovane Santiago
Brett Cullen: Robert
TRAMA: Mariana è una ragazza di 16 anni che ha intrecciato una relazione con Santiago, dopo che un rogo si è portato via il padre di lui e la madre di lei; Sylvia è una donna che vive a Portland e che combatte con una colpa commessa in passato; Gina e Nick sono una coppia di amanti clandestini, mentre Maria è una bambina messicana che cerca di aiutare i genitori a trovare il perdono. Solo apparentemente le loro storie sembrano scollegate.
Voto 7

Le storie scritte da sceneggiatore da Guillermo Arriaga non hanno mai un andamento lineare: sono mosaici composti da pezzi di vita da raccogliere e collegare ordinatamente perché sparsi nel tempo e nello spazio. Abbiamo imparato ad apprezzare il suo stile di scrittura e di costruzione temporale, nonché della struttura geometrica di storie solo apparentemente lontane e non collegate, ma che invece sfociano in un unicum inaspettato. Ce lo dimostra la bellissima trilogia girata da Alejandro González Iñárritu totalmente basata sulle sceneggiature appunto di Guillermo Arriaga, quando con Amores perros, 21 grammi e Babel ci ha portati a riflettere su vicende che si svolgono in posti lontani e con individui che mai avrebbero pensato di conoscersi, ma le cui strade prima o poi convergono come segnate da un destino inevitabile.

Alla fine di quella esperienza Arriaga – anche per un chiacchierato divorzio artistico non privo di qualche diverbio - passa dietro la macchina da presa per un racconto doloroso ben più complesso di un semplice mosaico. Ancora una volta due storie lontane e scollegate: nello stato di Sonora, ai confini con gli USA, una bionda signora americana molto affascinante (inevitabile accennare alla folgorante bellezza di Kim Basinger), che pare una donna tutta casa e famiglia, ha una relazione con un uomo messicano; molto lontano, in una cittadina costiera statunitense dell’est, un’altra attraente bionda (e chi si parla di Charlize Theron) responsabile di un lussuoso ristorante è in piena crisi esistenziale e sull’orlo del suicidio. Cosa potrebbe collegare queste due situazioni così diverse e distanti è difficile prevederlo subito e saranno altre vicende che le avvicineranno fino a congiungerle come una unica storia che si è sviluppata nel corso di anni e anni.

Non sono d’accordo con tanti che criticano la tecnica di questo sceneggiatore e le sue storie solo apparentemente contorte. Arriaga ama scoprire pian piano le sue carte da gioco, sceglie la strada della lentezza narrativa per denudare i personaggi, non predilige le scorciatoie per arrivare presto, ma ci porta per mano nelle vie del destino inesorabile. In questo caso, per esempio, la vita delle donne protagoniste è segnata profondamente dall’amore e dalla sofferenza, da un presente scomodo e nascosto e da un passato difficile da dimenticare. È un puzzle che ha i contorni di un thriller che si riesce a comprendere solo alla fine. La bellezza dei paesaggi al confine (come i film di Iñárritu) tra Stati Uniti e Messico fa da contorno alla bellezza fiammante delle tre attrici che dominano la storia. Film struggente e malinconico addolcito dal romanticismo delle storie d’amore che lo attraversano. Accanto alle bellissime Charlize Theron e Kim Basinger, fu così che cominciò ad affermarsi una giovane e talentuosa attrice di nome Jennifer Lawrence. Ragazza che io ho sempre ammirato sin dall’inizio e su cui scommisi il futuro, ma da attrice drammatica (lo dimostrò subito dopo con il bellissimo e sottovalutato Un gelido inverno - Winter's Bone), passi su cui ogni tanto ritorna e dove io l’aspetto ancora.

Riconoscimenti
2008 - Festival di Venezia:
Premio Marcello Mastroianni a Jennifer Lawrence
Candidatura Leone d'oro a Guillermo Arriaga
Comments