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The Fighter (2010)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 11 apr 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 20 ago 2023


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The Fighter

USA 2010 dramma 1h56'


Regia: David O. Russell

Sceneggiatura: Scott Silver, Paul Tamasy, Eric Johnson, Keith Dorrington

Fotografia: Hoyte Van Hoytema

Montaggio: Pamela Martin

Musiche: Michael Brook

Scenografia: Judy Becker

Costumi: Mark Bridges


Mark Wahlberg: Micky Ward

Christian Bale: Dicky Eklund

Amy Adams: Charlene Fleming

Melissa Leo: Alice Ward

Mickey O'Keefe: se stesso

Jack McGee: George Ward

Melissa McMeekin: "Little Alice" Eklund

Bianca Hunter: Cathy "Pork" Eklund

Erica McDermott: Cindy "Tar" Eklund

Jill Quigg: Donna Eklund Jaynes

Dendrie Taylor: Gail "Red Dog" Eklund

Kate B. O'Brien: Phyllis "Beaver" Eklund

Sugar Ray Leonard: se stesso


TRAMA: La storia inizia con Dicky, un uomo che è l'orgoglio dell'intera cittadina - in passato ha combattuto contro Sugar Ray Leonard - ora caduto in disgrazia. Nel frattempo, suo fratello Micky è diventato a sua volta un pugile, la sua carriera è appena agli esordi ed è gestita dalla madre Alice. Nonostante il suo impressionante gancio sinistro, Micky continua a perdere sul ring. L'ultimo combattimento affrontato da Micky finisce quasi per ammazzarlo e a quel punto viene persuaso dalla sua ragazza, Charlene, a tentare qualcosa di estremo: dividersi dalla sua famiglia, perseguire i suoi interessi e allenarsi senza l'inquieto fratello. Fino a che, a Micky non viene offerta l'opportunità di una vita: combattere per il titolo.


Voto 6,5

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Micky e Dicky sono fratellastri, pugili di origine irlandese d'America, perennemente in cerca di riscatto. Dicky (Christian Bale) aveva avuto i suoi quindici minuti di gloria battendo Sugar Ray Leonard (che forse era inciampato...) e adesso è protagonista di un documentario della HBO sulla dipendenza da crack. Micky (Mark Wahlberg), aiutato dalla fidanzata Charlene (Amy Adams), vuole affrancarsi dalla stretta mortale della famiglia sognando il titolo mondiale.

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Da un lato, quindi, un pugile decaduto, prigioniero di un passato che non tornerà più e della droga; dall’altro un giovane che cerca la strada dell’ascesa sportiva e della celebrità, come affermazione in una esistenza che si trascina nell’anonimato e nelle ripetute sconfitte, a volte con pesanti conseguenze. È bravo, ha un buon colpo, ma non sa migliorarsi. La famiglia non è d’aiuto e il fratellastro è quasi un peso.

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A Lowell, Massachusetts, una volta capitale della rivoluzione industriale ora ridotta male come la carriera dei due pugili, si consuma questa storia da proletariato bianco dominato da una famiglia allargata e matriarcale, dove la dominatrice fa più danni che bene. Fin quando i due uomini non uniscono le loro forze ed esperienze, puntando in alto. Può essere l’occasione del riscatto. Forse, ma è molto difficile.

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Sicuramente il film non è perfetto (è una caratteristica che imputo sempre a David O. Russell, re delle commedie dai risvolti drammatici), forse Christian Bale è troppo giovane per essere un fratello maggiore con alle spalle una lunga esperienza di pugile e Mark Wahlberg è troppo vecchio per essere il pugile emergente, ma la storia scorre e avvince sempre più con l'incalzare degli avvenimenti. Come convincente è tutto il cast e che cast. Eppure, proprio quest'ultimo, che ha sostituito Matt Damon prima dell'inizio delle riprese, interpreta benissimo il figlio di nessuno dell'America depressa.

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In forte evidenza, oltre ai due validi protagonisti, spicca prima di tutto Amy Adams, allora giovane e non ancora affermata in un tipo di ruolo – pieno di parolacce - che non vedremo più (e meno male, lei merita ben altri personaggi di spessore, che per fortuna arriveranno in seguito) e la grintosa Melissa Leo, come sempre in ruoli di forte carattere.

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Ma se c’è una caratteristica del regista è quella del portafortuna per gli attori: come per i film futuri, che riceveranno premi e candidature per gli interpreti, qui Melissa Leo e Christian Bale vincono Oscar e Golden Globe come attori non protagonisti. Più esattamente:

Riconoscimenti

2011 - Premio Oscar

Miglior attore non protagonista a Christian Bale

Miglior attrice non protagonista a Melissa Leo

Candidatura miglior film

Candidatura migliore regia

Candidatura miglior attrice non protagonista a Amy Adams

Candidatura migliore sceneggiatura originale

Candidatura miglior montaggio

2011 - Golden Globe

Miglior attore non protagonista a Christian Bale

Miglior attrice non protagonista a Melissa Leo

Candidatura miglior film drammatico

Candidatura migliore regia

Candidatura miglior attore in un film drammatico a Mark Wahlberg

Candidatura miglior attrice non protagonista a Amy Adams


 
 
 

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