The Great Wall (2016)
- michemar

- 15 ott
- Tempo di lettura: 2 min

The Great Wall
USA, Cina, Hong Kong, Australia, Canada, Giappone 2016 fantasy 1h43’
Regia: Zhang Yimou
Sceneggiatura: Carlo Bernard, Doug Miro, Tony Gilroy
Fotografia: Stuart Dryburgh, Zhao Xiaoding
Montaggio: Mary Jo Markey, Craig Wood
Musiche: Ramin Djawadi
Scenografia: John Myhre
Costumi: Mayes C. Rubeo
Matt Damon: William Garin
Jing Tian: comandante Lin Mae
Pedro Pascal: Pedro Tovar
Willem Dafoe: Sir Ballard
Andy Lau: stratega Wang
Eddie Peng: comandante Wu
Luhan: Peng Yong
Lin Gengxin: comandante Chen
Chen Xuedong: comandante delle guardie imperiali
Hanyu Zhang: generale Shao
Wang Junkai: imperatore
Ryan Zheng: Shen
Numan Acar: Najid
Johnny Cicco: Rizzetti
Pilou Asbaek: Bouchard
TRAMA: Nella Cina del XII secolo, alcuni guerrieri si imbattono nel mistero che circonda la realizzazione della grande muraglia. Si renderanno presto conto che la costruzione non è stata realizzata per tenere lontani solo i mongoli ma anche qualcosa di più disumano e pericoloso.
VOTO 6

Diretto da Zhang Yimou, scritto da un trio di sceneggiatori americani tra cui il noto Tony Gilroy e finanziato da una mega produzione multinazionale, racconta la più grande battaglia per la sopravvivenza sullo sfondo della Muraglia cinese.


Quando rimane imprigionato all’interno della maestosa opera, un guerriero mercenario scopre quale mistero si cela dietro a una delle più grandi meraviglie del mondo. Con orde di bestie che circondano la struttura, il guerriero si vedrà costretto a trasformare la sua ricerca di fortuna in un’eroica missione, unendosi a un enorme esercito di soldati d’élite il cui scopo è quello di affrontare la forza inimmaginabile e apparentemente inarrestabile dei predatori.


Il più costoso film cinese della storia (si parla di 135 milioni di dollari, ma ne ha incassato più del doppio) è una versione fantasy adattabile nel X o XI secolo, in cui due europei, William Garin (Matt Damon) e Pedro Tovar (Pedro Pascal), si imbattono nel monumento del titolo mentre cercano di scambiare (o rubare) la misteriosa “polvere nera” (antenata della polvere da sparo) di cui si sussurra in Occidente.


Scene spettacolari, notevoli effetti speciali, che la fanno da padroni, il film ha suscitato giudizi contrastanti che esaltano la regia, la spettacolarità e il gran cast; di contro, non una grande sceneggiatura, una trama troppo convenzionale e poco originale ed infine, purtroppo per lui, un Matt Damon non proprio adatto a quel ruolo. Facile notate come sia impacciato.



In sintesi, di certo offre un’esperienza visiva impressionante, ma delude chi cerca una trama più sostanziale e interpretazioni più convincenti.






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