The Tree of Life (2011)
- michemar

- 5 feb 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 12 feb

The Tree of Life
USA 2011 dramma 2h19'
Regia: Terrence Malick Sceneggiatura: Terrence Malick Fotografia: Emmanuel Lubezki Montaggio: Hank Corwin, Jay Rabinowitz, Daniel Rezende, Billy Weber, Mark Yoshikawa Musiche: Alexandre Desplat Scenografia: Jack Fisk Costumi: Jacqueline West
Brad Pitt: Mr. O'Brien Sean Penn: Jack O'Brien Jessica Chastain: Mrs. O'Brien Hunter McCracken: Jack O'Brien da giovane Laramie Eppler: R.L. O'Brien Tye Sheridan: Steve O'Brien Fiona Shaw: la nonna
TRAMA: Jack O' Brien, un ragazzino di undici anni, cresce in una famiglia del Midwest con i fratelli e i genitori. Il padre impone loro un'educazione severa e autoritaria, con l'intento di insegnare ad avere successo nella vita. La madre invece cerca di insegnare loro il valore dei sentimenti e soprattutto dell'amore. Il conflitto tra la Legge di Natura e la Grazia si sviluppa così nelle relazioni della famiglia O'Brien, dentro alla cornice più ampia dell'Universo e della Vita nelle sue manifestazioni più piccole.
Voto 8

Il ritmo è lento, solenne, di ampio respiro, ovviamente ricorda LA SOTTILE LINEA ROSSA. Più che una voce narrante, come nel precedente, si ascolta una preghiera continua che cita passi della Bibbia o orazioni. La trama è secondaria perché Malick ci parla come le altre volte della natura, della cattiveria umana, dell’inutilità della guerra, della morte e della nostra coscienza. Per lui, la vita va vissuta seguendo o la via della Natura o quella della Grazia e le prime inquadrature mostrano per la prima delle mucche tranquille pascolanti nei prati (non è la copertina di ATOM HEART MOTHER dei Pink Floyd?) e per la seconda una casa con le pareti di cristallo, trasparenti come deve essere una coscienza, un’anima: limpida e trasparente.

Visi raramente allegri e sorridenti, ma sempre rattristiti dalla lotta col male che attanaglia l’uomo. La mano degli effetti speciali fa rivivere momenti di '2001 – Odissea nello spazio', sembra di tornare ai tempi di Kubrick, ma è semplicemente e biblicamente la Genesi, con l’inizio della vita della Terra e l’uomo che arriva e rovina tutto.
Non è un film facile. Per me va visto più volte per assorbirne a fondo il messaggio e goderne la maestosità delle inquadrature, e per questo va visto solo in una sala adeguata (e magari in lingua originale). Adesso gli darei come voto tra 7 e 8 (che si voglia o no, è pur sempre un'opera d'arte), ma può succedere che il mio giudizio potrà cambiare in futuro, in meglio o in peggio. Il problema è che si è tanto parlato, scritto e letto in questo periodo di questo film che inevitabilmente si va a vederlo condizionati; forse le attese erano troppe e in diversi sono rimasti delusi.

Ma questo è Terrence Malick, così era e così rimarrà: prendere o lasciare. Gli attori ragazzini sono molto bravi e naturali, mentre Brad Pitt per la prima volta ha dovuto veramente recitare, come successe a Tom Cruise con Kubrick. Jessica Chastain l’ho trovata bravissima. Tutti sono seguiti dalla camera a mano, che praticamente li segue passo passo in ogni loro spostamento. Fino a far provarti di stare con i protagonisti, in mezzo a loro, a partecipare ai loro accadimenti. Ti senti lì, partecipe del loro dolore.

Riconoscimenti, tra 116 premi e 130 nomination in tutto il mondo:
Premio Oscar 2012
Candidatura miglior film
Candidatura migliore regia
Candidatura migliore fotografia
Festival di Cannes 2011
Palma d'oro










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