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Torna a settembre (1961)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 9 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Torna a settembre

(Come September) USA 1961 commedia romantica 1h52’

 

Regia: Robert Mulligan

Sceneggiatura: Stanley Shapiro, Maurice Richlin

Fotografia: William H. Daniels (come William Daniels)

Montaggio: Russell F. Schoengarth

Musiche: Hans J. Salter, Russell Garcia

Scenografia: Henry Bumstead

Costumi: Morton Haack

 

Rock Hudson: Robert L. Talbot

Gina Lollobrigida: Lisa Helena Fellini

Sandra Dee: Sandy Stevens

Bobby Darin: Tony

Walter Slezak: Maurice Clavell

Brenda De Banzie: Margaret Allison

Rossana Rory: Anna

Ronald Howard: Spencer

Joel Grey: Beagle

 

TRAMA: Il miliardario americano Robert Talbot è solito passare il mese di settembre nella sua lussuosissima villa nei dintorni di Firenze in compagnia di Lisa, una ragazza romana. Un anno però arriva in anticipo rispetto al solito e viene a sapere che Lisa sta per sposarsi. Recatosi alla villa, scopre inoltre che il maggiordomo l’ha trasformata in un hotel.

 

VOTO 6



Un film americano ambientato in Italia che racconta la storia di Robert Talbot (interpretato da Rock Hudson), un uomo ricco che scopre che la sua villa per le vacanze è stata adattata ad hotel in sua assenza. Nel frattempo, cerca di riconquistare la sua fidanzata Lisa (Gina Lollobrigida), che è inconsapevolmente fidanzata con un altro uomo, e si ritrova coinvolto nelle vicende di un gruppo di giovani americani che soggiornano nella villa.



Essendo più che altro una commedia, per giunta sentimentale, il tono è allegro e solare, la chimica tra i due protagonisti non è il massimo che forse il regista Robert Mulligan sperava ma ci si può accontentare, e ci sono alcune scene sufficientemente divertenti (vedi quella in cui Lisa finge di essere madre di un bambino per attirare l’attenzione del comprimario). Tutto ciò per semplificare di una pellicola che punta sulla leggerezza e il buonumore, senza mai poterlo considerare un classico del cinema.



Dal punto di vista tecnico, va detto che la produzione e la regia sfruttano con furbizia la bellezza del paesaggio italiano (siamo in Toscana) facendo esaltare l’ambientazione spettacolare. È anche una fotografia sulle dinamiche sociali di quegli anni, specialmente perché è il caso classico dei ricchi americani che amano trascorrere le vacanze in Italia.



Ai Golden Globe, Bobby Darin vinse il premio quale promessa maschile ma il gossip ricorda che sul set scoppiò l’amore tra lui e la vivace Sandra Dee.

Impossibile non notare alcuni particolari: la scena dei due protagonisti in vespa (ricorda qualcosa?) e il cognome del personaggio della Lollo, Fellini.



 
 
 

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