Tutti contro tutti (2013)
- michemar

- 12 gen 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 29 mag 2023

Tutti contro tutti
Italia 2013 commedia 1h33’
Regia: Rolando Ravello
Sceneggiatura: Rolando Ravello, Massimiliano Bruno
Fotografia: Paolo Carnera
Montaggio: Clelio Benevento
Musiche: Alessandro Mannarino
Scenografia: Cristina Del Zotto
Costumi: Sonu Mishra
Rolando Ravello: Agostino
Kasia Smutniak: Anna
Marco Giallini: Sergio
Stefano Altieri: nonno Rocco
Raffaele Iorio: Lorenzo
Agnese Ghinassi: Erica
Lidia Vitale: Romana
Flavio Bonacci: Viperetta
Antonio Gerardi: Antonio Macchiusi
Hedy Krissane: Ahmed
Zahira Berrezouga: Amina
Luca Lombardi: Silvio
Lorenza Indovina: maestra
Ivano De Matteo: Mazzetti
Paolo Sassanelli: Tonino Rizzuti
TRAMA: Agostino è un operaio che vive con la famiglia in un appartamento alla periferia di Roma. Alle prese con le difficoltà di tutti i giorni, Agostino è sconvolto quando, di ritorno dalla prima comunione del figlio, trova la sua abitazione occupata da un'altra famiglia. Decide allora, con il sostegno della moglie Anna, dei figli e del nonno di cominciare una personalissima battaglia per riottenere ciò che gli appartiene e inscena una singolare forma di protesta occupando il pianerottolo dell'appartamento.
Voto 6

Che tipo di reazione avreste se dopo la cerimonia per la comunione di vostro figlio, tornando a casa trovaste il vostro appartamento occupato da un'altra famiglia? Ecco la storia di Agostino, che con moglie, due figli e nonno a carico, vive in un piccolo appartamento in affitto in un quartiere periferico di Roma. Nel giorno della comunione del piccolo Lorenzo, la famigliola accompagnata dalla sorella di Agostino e dal cognato Sergio, al rientro a casa fra pizzette e dolci, si ritrova con l’appartamento occupato abusivamente con tutte le loro cose dentro. Senza sapere dove andare, accroccati nei 30 mq. di casa della sorella, impossibilitati a trovare un’altra abitazione, abbandonati da istituzioni e amici, senza santi in paradiso e neanche in terra, l’uomo e famiglia decidono di occupare a loro volta il pianerottolo di fronte al loro appartamento e di combattere per riprendersi la loro casa, la loro vita, intraprendendo una guerra fra poveri che andrà ben oltre la conquista di una casa e diventerà presto una lotta per la dignità di esistere.

Rolando Ravello, attore, regista, sceneggiatore romano, è l’ideatore dell’opera scaturita da un suo soggetto ed esordiente dietro la macchina da presa. Grosso modo si rifà alla commedia all’italiana così come viene concepita ai tempi d’oggi, affrontando un problema serio, quello delle case occupate e della penuria delle abitazioni a disposizione dei cittadini nelle grandi città. E lo fa con arguzia, brillantezza, con molte trovate, magari anche scontate e prevedibili, ma con buona comicità, anche per l’imbarazzante situazione di partenza, assurda quanto possibile nello stesso tempo.

Creando situazioni paradossali e personaggi simpaticamente caratteristici, l’attore protagonista e regista fa del set un’occasione di teatro cabaret infilando, uno dietro l’altro, una serie di gags che fanno sorridere e riflettere contemporaneamente. La tematica non è certo semplice ma il cinema e l’arte in genere è normale che affrontino temi importanti con leggerezza e umorismo facile, purché abbia lo spirito giusto di ironia e satira sociale.

Non è facile, invece, per un esordiente, dirigere con precisione un cast numeroso per un’opera corale, dove ognuno rappresenta un personaggio tipico dei nostri giorni e della periferia italiana ma Ravello conduce in porto un film abbastanza simpatico. Il gruppo di attori è navigato e fa spiccare la presenza soprattutto di Kasia Smutniak e Marco Giallini: la prima si adatta al ruolo di moglie in una famiglia in difficoltà, mentre il secondo è un esperto interprete che ben conosciamo e che trova terreno fertile per le sue qualità.

Il merito comunque è tutto dell’inventiva di Rolando Ravello, che, dopo aver portato la storia di Agostino in teatro e dopo aver realizzato un documentario sullo stesso tema, confeziona un film che è una simpatica e garbata commedia sociale che ha il sapore delle vecchie commedie dove si cerca senza goffaggine di trasmettere una riflessione che fa sorridere amaramente, anche con l’apporto dei nuovi italiani arrivati da lontano.
Nulla di geniale, è solo commedia.
2013 - Nastro d'argento
Candidatura per la migliore commedia
Candidatura come migliore attrice protagonista a Kasia Smutniak
Candidatura come migliore attore non protagonista a Stefano Altieri






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