Tutto quello che vuoi (2017)
- michemar

- 2 mar 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 6 set 2023

Tutto quello che vuoi
Italia 2017 commedia 1h46’
Regia: Francesco Bruni
Sceneggiatura: Francesco Bruni
Fotografia: Arnaldo Catinari
Montaggio: Mirko Platania, Cecilia Zanuso
Musiche: Carlo Virzì
Scenografia: Roberto De Angelis
Costumi: Cristina La Parola
Giuliano Montaldo: Giorgio Gherardini
Andrea Carpenzano: Alessandro
Arturo Bruni: Riccardo
Emanuele Propizio: Tommi
Riccardo Vitiello: Leo
Donatella Finocchiaro: Claudia
Antonio Gerardi: padre di Alessandro
Raffaella Lebboroni: Laura
Andrea Lehotská: Regina
TRAMA: Alessandro è un ventiduenne trasteverino ignorante e turbolento; Giorgio invece è un ottantacinquenne poeta dimenticato. I due vivono a pochi passi l'uno dall'altro ma non si sono mai incontrati finché Alessandro accetta malvolentieri un lavoro come accompagnatore di quell'elegante signore in passeggiate pomeridiane. Col passare dei giorni, dalla mente un po' smarrita dell'anziano poeta (e dai suoi versi) affiora progressivamente un ricordo del suo passato remoto: indizi di una vera e propria caccia al tesoro. Seguendoli, Alessandro si avventurerà insieme a Giorgio in un viaggio alla scoperta di quella ricchezza nascosta e di quella celata nel suo stesso cuore.
Voto 7

Francesco Bruni, affermato sceneggiatore di vari film, torna felicemente sul rapporto giovane-maturo che avevamo ammirato in ‘Scialla! (Stai sereno)’ puntando l’attenzione questa volta su una coppia ancor più marcata nelle differenze: un giovane che potremmo definire quasi borderline e un anziano signore, molto anziano e bisognoso di aiuto. Se in un certo qual modo ciò può ricordare il mitico ‘Profumo di donna’, qui l’handicap che affligge l’anziano è addirittura l’Alzheimer, che spesso nelle commedie può dare adito a scene davvero comiche, senza dissacrare la serietà della malattia.
Ma ciò che sorprende e ha reso questo film una bellissima sorpresa nel panorama monotono del cinema italiano (una meravigliosa sorpresa!) è l’insegnamento duplice che porta con sé: da un lato un racconto di formazione che mostra un rapporto tra i due protagonisti che pian piano conquista il cuore dello spettatore e l’affetto tra i due personaggi e dall’altro un dolce e insinuante insegnamento della Storia italiana che porta l’anziano Giorgio Gherardini dentro di sé. Così, giusto per ricordare ai giovani che non conoscono la nostra Storia e l’importanza che ha avuto per la nostra libertà che oggi godiamo.

È un film che conquista piano, che facilmente si può sottostimare all’inizio ma che poi allarga i cuori e la mente e ci lascia con la bocca buona. La sorpresa non finisce neanche con la trama, perché il botto finale arriva con i premi del Nastro d’Argento e dei David di Donatello, che premiano non solo l’autore ma addirittura un vecchio e glorioso esponente del cinema italiano: Giuliano Montaldo è il miglior attore in entrambe le competizioni!

Bravo anche il crescente Andrea Carpenzano, che vedremo anche nel notevole ‘La terra dell’abbastanza’.
"Lei non ha mai scritto poesie?" "Una alle elementari, ma l'ho mezza copiata da un amichetto mio." "Si scrivono quando non si sa dove mettere l'amore!"
Riconoscimenti
2018 - David di Donatello
Miglior attore non protagonista a Giuliano Montaldo
Premio David giovani a Francesco Bruni
Candidatura per la migliore sceneggiatura originale
2017 - Nastro d'argento
Migliore sceneggiatura
Nastro d'argento speciale a Giuliano Montaldo
Premio Guglielmo Biraghi - Menzione speciale ad Andrea Carpenzano
Candidatura per il miglior film
Candidatura per il miglior produttore
Candidatura per la miglior fotografia
Candidatura per il miglior sonoro in presa diretta






Commenti