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Un figlio all'improvviso (2017)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 2 dic 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 31 ago

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Un figlio all'improvviso

(Momo) Francia, Belgio 2017 commedia 1h25’


Regia: Vincent Lobelle, Sébastien Thiéry

Soggetto: Sébastien Thiéry (commedia teatrale)

Sceneggiatura: Vincent Lobelle, Sébastien Thiéry

Fotografia: Jean-Paul Agostini

Musiche: Maxime Desprez, Michaël Tordjman

Scenografia: Thierry Van Cappellen

Costumi: Fabienne Katany


Christian Clavier: André Prioux

Catherine Frot: Laurence Prioux

Sébastien Thiéry: Patrick

Pascale Arbillot: Sarah

Hervé Pierre: medico

Bruno Georis: veterinario

Claudine Vincent: Jacqueline Pararopoulos


TRAMA: Una sera, tornando a casa, il signor e la signora Prioux sono sconvolti dallo scoprire che un certo Patrick si è trasferito nella loro abitazione. Il ragazzo sostiene di essere tornato dai genitori per presentargli l'amata ma i Prioux non hanno mai avuto alcun figlio. Ma chi è davvero Patrick? Un bugiardo patologico? Un manipolatore? I Prioux hanno dimenticato di avere un figlio? O la signora Prioux, che soffre per non essere riuscita a divenire madre, si è inventata di averne uno?


Voto 5,5


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Metti sul set, per esempio, una coppia di attori capaci di saper recitare di tutto, specialmente le commedie, metti una situazione poco credibile ma possibile, metti una serie di scene sufficientemente divertenti: la miscela giusta è nelle tue mani e puoi andare avanti. Tutto ciò succede ed è possibile alla coppia di registi Vincent Lobelle e Sébastien Thiéry e mezzo film è già pronto.


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Lui, André Prioux, è Christian Clavier, capace di andar fuori di senno per non far sposare le sue figlie in altri film di cassetta, lei, Laurence, è la deliziosa Catherine Frot, il cui spazio recitativo varia a seconda dell’offerta ed è brava in ogni tipo di ruolo: ecco che allora la coppia borghese incrocia un farfugliante e trasandato giovanotto nel supermercato (è sordomuto, si scoprirà in seguito), il quale appena dopo suona alla porta della villetta presentandosi come il loro figliol prodigo finalmente tornato a casa. Ma chi è questo Patrick? Qui scatta la commedia dei probabili equivoci, tanto che la signora comincia a pensare che sia un figlio segreto avuto dal marito con un’amante.


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Eppure, lo strano ragazzo asserisce di essere ritornato a casa (!) per far conoscere a loro, suoi genitori, la sua fidanzata. I Prioux, però, cadono dalle nuvole: non hanno mai avuto un figlio! Ogni cosa però sembra provare che Patrick sia realmente il loro figlio. Sono forse in presenza di un mitomane o di un manipolatore? Oppure i due signori hanno dimenticato che avevano un figlio? La signora Prioux, che ha sempre sofferto per non essere diventata madre, sta forse immaginando tutto a causa di un problema psicologico?


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Da una commedia teatrale di Sébastien Thiery (uno dei due registi, appunto), qui anche nei panni proprio del curioso e strampalato intruso, scaturisce un tipico film da commedia francese, che, anche se non è la consueta opera riuscita, è comunque accettabile, soprattutto per le scene con i due coniugi che sono uno spettacolo a parte.



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