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Un giorno da leoni (1961)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 22 apr 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 11 mag 2023


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Un giorno da leoni

Italia 1961 guerra 1h58’


Regia: Nanni Loy

Sceneggiatura: Alfredo Giannetti, Nanni Loy

Fotografia: Marcello Gatti

Montaggio: Ruggero Mastroianni

Musiche: Carlo Rustichelli

Scenografia: Carlo Egidi

Costumi: Vera Marzot


Renato Salvatori: Orlando

Tomas Milian: Gino Migliacci

Nino Castelnuovo: Danilo

Romolo Valli: Edoardo

Leopoldo Trieste: rag. Michele Pane

Carla Gravina: Mariuccia

Anna Maria Ferrero: Ida

Valeria Moriconi: moglie di Orlando

Saro Urzì: sergente

Corrado Pani: Morandi

Carlo D'Angelo: prete

Tino Bianchi: padre di Danilo

Gigi Ballista: frate

Enzo Turco: commissario di Polizia

Regina Bianchi: moglie di Edoardo


TRAMA: Danilo, Michele e Gino sono tre ragazzi le cui strade e i cui destini si incontrano e si intrecciano nell'Italia divisa dalla guerra, dopo l'8 settembre del 1943. Sfuggiti a un rastrellamento tedesco, i tre si uniscono a una formazione partigiana guidata dal giovane Orlando; con lui compiono un'azione di sabotaggio su un ponte durante la quale Michele perde la vita.


Voto 7

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“Il governo italiano, riconosciuta la impossibilità di continuare la impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione, ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane.

La richiesta è stata accolta.

Conseguentemente, ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo.

Esse però reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza.”


Era l’8 settembre 1943 e il capo del governo italiano di quel periodo, Pietro Badoglio, annuncia alla radio dell’EIAR la resa delle forze militari agli Alleati. Nel frattempo la liberazione dell'Italia dal nazifascismo fu un evento che, come tutti gli eventi storici, è stato il risultato di un lungo processo che ha visto anche mutare profondamente, soprattutto da quella data in poi, la coscienza di un intero popolo. Il film realizzato e scritto da Nanni Loy con Alfredo Giannetti, parte proprio dai giorni immediatamente successivi all'armistizio, seguendo i destini incrociati dei tre protagonisti, Danilo, Michele e Gino, tre antieroi che finiscono per unirsi alla lotta partigiana, compiendo un atto eroico anche a costo della vita.

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La vicenda prende le mosse da quel fatidico giorno a Roma, dove lo studente universitario Danilo cerca di sfuggire all'arruolamento, mentre il suo amico Michele, un mite ragioniere avviato verso il Nord col personale del ministero in cui lavora, riesce a tornare a Roma dove ha lasciato Ida, la ragazza che ama. Nella capitale si unisce a Danilo e insieme pensano di fuggire superando la linea gotica. Sul treno conoscono Gino che si unisce a loro nella fuga. Il mezzo pubblico però viene fermato dai tedeschi e i tre riescono a scappare e a nascondersi in una cantina in cui già si erano rifugiati un gruppo di ex soldati guidati da Orlando. Edoardo, un vecchio fuoriuscito diventato partigiano che li raggiunge nel covo, informa i militari che la resistenza ha assegnato loro la missione di far saltare un ponte sul quale passa la linea ferroviaria che rifornisce le truppe tedesche. Quando Edoardo viene arrestato dai nazisti, Michele, Danilo e Gino tornano a Roma dove apprendono che Edoardo è morto raccomandando agli ex compagni di portare a termine l'opera di sabotaggio. I tre, maturati e coscienti dell'urgenza di impegnarsi in prima persona nella difesa del Paese, si offrono volontari e con Orlando preparano il sabotaggio del ponte. L'azione riesce, malgrado le difficoltà, ma costa la vita a Michele che in questo modo però riscatta la propria inettitudine fisica con un atto eroico. Il sabotaggio viene in seguito attribuito dal comando tedesco ai paracadutisti americani. Nessuno saprà mai che un gruppo di uomini comuni ha saputo vivere il suo giorno da leoni.

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È solo uno dei tantissimi atti dei nostri piccoli eroi che sono rimasti sconosciuti ai più ma che hanno segnato i lunghi mesi della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo: l’ordinarietà che si fa eroismo, dando voce, in questo caso e per merito di Nanni Loy e Alfredo Giannetti, ad un pugno di individui certamente non preparati fisicamente né mentalmente ad un’azione pericolosa come il sabotaggio del ponte. Un’impresa più grande di loro.

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Nel cast, oltre ai tre protagonisti - interpretati da Tomas Milian (Gino Migliacci), Nino Castelnuovo (Danilo) e Leopoldo Trieste (Michele) - molti altri attori di primo piano tra cui Carla Gravina (Mariuccia), Romolo Valli (Edoardo), Valeria Moriconi (la moglie di Edoardo), Renato Salvatori (Orlando).



 
 
 

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