Un milione di anni fa (1966)
- michemar

- 16 feb 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 20 mag 2023

Un milione di anni fa
(One Million Years B.C.) UK 1966 avventura 1h40’
Regia: Don Chaffey
Sceneggiatura: Michael Carreras
Fotografia: Wilkie Cooper
Montaggio: Tom Simpson
Musiche: Mario Nascimbene
Scenografia: Robert Jones
Costumi: Carl Toms
Raquel Welch: Loana
John Richardson: Tumak
Robert Brown: Akhoba
Percy Herbert: Sakana
Martine Beswick: Nupondi
Jean Wladon: Ahot
TRAMA: L'uomo preistorico Tumak viene bandito dalla sua tribù selvaggia e incontra la graziosa Loana, che appartiene a una tribù costiera più gentile. Dovrà combattere l'uomo delle caverne Payto per ottenere i suoi favori.
Voto 6

Età della pietra. L'umanità vive in caverne e si difende con armi rudimentali di legno e pietra. Ci sono due tribù: il Popolo delle Rocce e il Popolo delle Conchiglie. Il giovane Tumak, insofferente della crudeltà di suo padre Akhoba, è cacciato dalla tribù degli uomini delle montagne. Sceso lungo la costa rischia di essere ucciso da una gigantesca tartaruga marina, ma viene salvato da Loana e da altri uomini del popolo del mare. Entrato in conflitto con il capo Ahot, Tumak fugge insieme a Loana e torna sulle montagne dove Akhoba, nel frattempo, è stato deposto dall'altro suo figlio Sakana. Mentre la presenza della ragazza accende la passione del nuovo capo, la tribù deve affrontare gli uomini del mare che hanno seguito le tracce dei fuggiaschi. Una spaventosa eruzione vulcanica pone fine all'insensata guerra. Per i pochi superstiti, tra i quali i due giovani amanti, si tratta adesso di affrontare una nuova vita.

“Questa è una storia di molto, molto tempo fa, quando il mondo era appena iniziato”, afferma una voce fuori campo all'inizio del film. E ciò è solo un accorgimento di comodo ai fini della fantasia dell’ambientazione e della trama, è evidente. Vapori e nuvole colorate, stelle in movimento, sembra più la nascita del cosmo che l’incipit di un film di fantascienza. “Un mondo al mattino dei tempi, un mondo duro, ostile. Creature che siedono e aspettano, creature che devono uccidere per vivere e l'uomo, superiore alle creature solo nella sua astuzia.”

Mentre le battaglie, che siano bestie contro bestie, bestie contro umani o umani contro umani, si sviluppano con regolarità, punteggiando una trama che si rivela alquanto fragile, con azioni anche spettacolari, le scene servono anche a sottolineare un mondo governato da crudeltà e conflitti senza fine, dove tutti occupano il loro posto precario sulla stessa catena alimentare. È la guerra della sopravvivenza in tempi difficilissimi.
Il soggetto, che chiaramente non è nulla di speciale, attirò ugualmente la diva Raquel Welch, che passò alla storia del cinema per il suo bikini di pelle, stregando il mondo






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