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Una notte con la regina (2015)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 10 giu
  • Tempo di lettura: 2 min
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Una notte con la regina

(A Royal Night Out) UK 2015 commedia 1h37’

 

Regia: Julian Jarrold

Sceneggiatura: Trevor De Silva, Kevin Hood

Fotografia; Christophe Beaucarne

Montaggio: Luke Dunkley

Musiche: Paul Englishby

Scenografia: Laurence Dorman

Costumi: Claire Anderson

 

Sarah Gadon: principessa Elizabeth

Bel Powley: principessa Margaret

Jack Reynor: Jack Hodges

Rupert Everett: re Giorgio VI

Emily Watson: regina Elizabeth

Roger Allam: Stan

Ruth Sheen: madre di Jack

Jack Gordon: tenente Burridge

Jack Laskey: capitano Pryce

Geoffrey Streatfeild: Jeffers

John Neville: Spiv

Samantha Baines: Mary

 

TRAMA: Nel 1945, in tutto il mondo si celebra la fine della guerra. A Londra, due giovani sorelle adolescenti, la principessa Margaret e la sorella Elizabeth ottengono per la prima volta il permesso di aggregarsi alla festa, preparandosi a vivere mille avventure, per loro inedite, prima di far rientro a casa a Buckingham Palace.

 

VOTO 6

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Elizabeth diventò Regina il 6 febbraio 1952, quando aveva 25 anni, e prima ovviamente era una principessa che forse, chissà, voleva essere almeno per un giorno una ragazza come le altre. Ce lo racconta, come e tramite vicende realmente successe, un buon artigiano di commedie sentimentali quasi da TV movies, Julian Jarrold, già all’opera per opere simili in costume come Ritorno a Brideshead e Becoming Jane - Il ritratto di una donna contro.



Siamo nel 1945 all’indomani della vittoria sulla Germania nazista e a Londra esplode una gioia incontrollabile. Le sorelle Elizabeth e Margaret, principesse Windsor, ottengono da re e regina il permesso di uscire e mischiarsi alla folla festante. Unici obblighi: non lasciare l’Hotel Ritz, essere seguite da una scorta e rincasare entro mezzanotte. Elizabeth è felicissima di farlo e lo dimostrano i suoi occhi sgranati per la novità, l’abito sgargiante a fiori e la tanta voglia di darsi alla pazza gioia come un essere qualsiasi. E così si scatena in balli, alcol e un (im)prevedibile flirt con un ragazzo.



Per non voler essere dissacrante nei confronti della famiglia reale, come ogni tanto succede con autori che preferiscono la strada del poco politamente corretto, il regista non si prende alcun rischio narrativo e svolge il suo compito con rispetto e sotto forma di un racconto lieve e piacevole, come una fiaba principesca.



E quindi ecco un ritratto di famiglia umanamente uguale alle altre, con i difetti comuni, regale ma accessibile, con le preoccupazioni di genitori normali, cercando di non commettere errori e passi sbagliati. Un po’ come il regista stesso.



Storia di formazione? Forse o anche, di certo una commedia anche sentimentale che serve semplicemente per l’intrattenimento. Il viso della protagonista è quello bello e trasparente di Sarah Gadon (persino troppo bella), la sorella è la vivacissima e simpatica Bel Powley, premiata con una candidatura in patria, mentre i reali hanno due nomi affermati: Rupert Everett e Emily Watson, soprattutto questa, attrice, come sappiamo, adatta per le donne di tutte le stagioni.


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Un film rispettoso dell’Istituzione, come lo sono tutti i britannici, specialmente gli inglesi come Jarrold, abituato a lavorare in TV.



 
 
 

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michemar

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