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Una questione privata (2017)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 17 set 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 25 apr 2021



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Una questione privata Italia/Francia 2017 dramma/guerra 1h42’


Regia: Paolo Taviani Soggetto: Beppe Fenoglio (racconto) Sceneggiatura: Paolo e Vittorio Taviani Fotografia: Simone Zampagni Montaggio: Roberto Perpignani Musiche: Giuliano Taviani, Carmelo Travia Scenografia: Emita Frigato Costumi: Lina Nerli Taviani, Valentina Taviani


Luca Marinelli: Milton

Lorenzo Richelmy: Giorgio Valentina Bellè: Fulvia Anna Ferruzzo: custode Marco Brinzi: contadino Francesco Turbanti: Cobra Giulio Beranek: Ivan

Andrea Di Maria: prigioniero fascista


TRAMA: Nelle Langhe, durante la guerra partigiana, Milton è un giovane studente universitario, ex ufficiale che milita nelle formazioni autonome. Eroe solitario, durante un'azione militare rivede la villa dove aveva abitato Fulvia, una ragazza che egli aveva amato e che ancora ama. Mentre visita i luoghi del suo amore, rievocandone le vicende, viene a sapere che Fulvia si è innamorata di un suo amico, Giorgio: tormentato dalla gelosia, Milton tenta di rintracciare il rivale, scoprendo che è stato catturato dai fascisti.


Voto 7

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È una questione privata quella del giovane partigiano Milton, una questione privata che è una piccola guerra tra lui e gli “scarafaggi”, i repubblichini a cui le brigate civili sparse nelle langhe piemontesi fanno la vera guerra, quella fratricida che caratterizzò la fine della Seconda Guerra Mondiale. È una questione di amore nell’ambito di una tragedia che sconvolse l’Italia. Milton riesce ad estrapolarsi dal contesto cruento per andare a fondo alla sua storia sentimentale verso una ragazza che però non è la sua. Un’opera romantica, quella dei fratelli Taviani, ma romantica non nel senso tradizionale e amoroso, ma nel significato più ampio del romanticismo compreso nel concetto della guerra partigiana, a cui loro hanno dedicato l’attenzione. Basato sul romanzo omonimo di Beppe Fenoglio, il film è il ritratto di quei difficilissimi tempi e della ferocia con cui si son combattute le due fazioni, senza pietà.


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Protagonista assoluto è il migliore attore della sua generazione, un intenso Luca Marinelli, su cui ormai qualsiasi regista punta ad occhi chiusi. La regia è molto ben adeguata alla narrazione, pur se ho riscontrato qualche lacuna in certi particolari, ma molto concentrata alla sostanza, all’ambientazione, puntando dritto alla drammatica storia. Un ultimo appunto andrebbe fatto per il finale, sospeso come il viso ansimante di Milton, finale che lascia lo spettatore in attesa della scena successiva. D'altronde anche il romanzo pare non completato, quindi mi sembra in linea.


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Si ritorna così sulla ferita della Storia del nostro Paese di quel tremendo periodo e solo registi maturi ed esperti come Paolo e Vittorio Taviani potevano farlo. Non un grandissimo film, ma un buon film sicuramente, che serve sia a riportare alla ribalta il bel romanzo postumo di Fenoglio che a non far dimenticare quegli anni.



 
 
 

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