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Unknown - Senza identità (2011)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 22 mar 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 8 ott 2022


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Unknown - Senza identità

(Unknown) UK/Germania/Francia/USA 2011 thriller 1h53’


Regia: Jaume Collet-Serra

Soggetto: Didier Van Cauwelaert (romanzo)

Sceneggiatura: Oliver Butcher, Stephen Cornwell

Fotografia: Flavio Martínez Labiano

Montaggio: Timothy Alverson

Musiche: John Ottman, Alexander Rudd

Scenografia: Richard Bridgland

Costumi: Ruth Myers


Liam Neeson: dr. Martin Harris

Diane Kruger: Gina

January Jones: Elizabeth "Liz" Harris

Aidan Quinn: Martin Harris "B"

Bruno Ganz: Ernst Jurgen

Frank Langella: Rodney Cole

Sebastian Koch: prof. Bressler

Olivier Schneider: Smith

Stipe Erceg: Jones

Rainer Bock: Herr Strauss

Mido Hamada: principe Shada

Karl Markovics: dr. Farge


TRAMA: Quando un uomo si risveglia dal coma e scopre che qualcuno ha rubato la sua identità, nessuno, persino sua moglie, gli crede. Grazie all'aiuto di una donna, egli si prefigge di recuperare e dimostrare la propria identità.


Voto 6,5

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Dopo un incidente automobilistico a Berlino in seguito al quale è stato ricoverato in stato di incoscienza, il dottor Martin Harris ha un pessimo risveglio: scopre infatti che, improvvisamente, sua moglie sembra non riconoscerlo più. Non solo: un altro uomo si è impossessato della sua identità. Ignorato dalle autorità che rifiutano di credergli e perseguitato da misteriosi assassini, si trova da solo, stanco e in fuga. Aiutato da un improbabile alleato, Martin si tuffa a capofitto in questo mistero mortale che lo obbligherà a farsi domande sulla sua salute mentale, sulla sua identità e su quanto vuole rischiare per scoprire la verità.

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Lo schema non è nuovo: incidente e risveglio senza memoria, ma stavolta c’è ben altro sotto e la situazione si trasforma in un thriller mozzafiato pieno di azione. Anzi, quando il protagonista comincia a ricostruire la sua personalità scopre una realtà sconcertante. Qualcuno si è sostituito a lui. “Lui non è Martin Harris. Io sono Martin Harris. Quell'uomo finge di essere me!” E chi gli crede? Neanche la moglie! Come fare a tornare alla normalità è difficilissimo. L’uomo si ritrova in un incubo a occhi aperti che ha tutto il sapore di una spy story ad alto tasso d'azione, mescolando sapientemente tutti gli ingredienti.

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È il pane di cui si nutre solitamente il cinema movimentato di Jaume Collet-Serra, tratto dal libro del francese Didier Van Cauwelaert, Fuori di me, che il regista gira con l’aurea del maestro Hitchcock come guida, nell’atmosfera gelida di una Berlino che si rivela lo sfondo ideale.

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Forte di una sceneggiatura solida, il regista spagnolo che spesso gira con produzioni americane regala un bel ruolo al sempre valido Liam Neeson, più prestante del solito, mentre, oltre alle presenze femminili di Diane Kruger e Juanary Jones, il bravissimo Bruno Ganz è Ernst Jurgen, l’investigatore privato che rappresenta l’unico appiglio per il protagonista per risalire la china e fare chiarezza.

Film appassionante e movimentato.




 
 
 

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