Vita di Pi (2012)

Vita di Pi

(Life of Pi) USA/Taiwan/UK/Canada/Francia/India 2012 avventura 2h7'

Regia: Ang Lee

Soggetto: Yann Martel (romanzo)

Sceneggiatura: David Magee

Fotografia: Claudio Miranda

Montaggio: Tim Squyres

Musiche: Mychael Danna

Scenografia: David Gropman

Costumi: Arjun Bhasin

Suraj Sharma: Pi

Irrfan Khan: Pi adulto

Rafe Spall: Yann Martel

Gérard Depardieu: cuoco francese

Tabu: madre di Pi

Adil Hussain: padre di Pi

Ayush Tandon: giovane Pi

TRAMA: Pi Patel è il giovane figlio del proprietario di uno zoo indiano e, vivendo a stretto contatto con gli animali, ha imparato a conoscerne abitudini e caratteri con precisione enciclopedica. Pi e la sua famiglia, però, sono costretti a lasciare l'India e si imbarcano per il Canada portandosi appresso alcuni degli animali dello zoo ma la nave su cui viaggiano affonda e dal naufragio si salvano solo lui e la gigantesca tigre del Bengala che Pi chiama Richard Parker.

Voto 7

Siamo ‎in Canada, dove uno scrittore – che poi sarebbe Yann Martel, l’autore del romanzo da cui è tratto il film - visita il narratore indiano Pi e gli chiede di raccontare la storia della sua vita, venendo a conoscere tanto della sua infanzia vissuta a Pondicherry, in India, e l'origine del suo soprannome e di quando, un giorno, suo padre, proprietario di uno zoo, rivelò costernato che il comune non avrebbe più sovvenzionato l’attività e che quindi aveva deciso di trasferirsi in Canada, dove sarebbero stati venduti gli animali. Si imbarcarono su una nave da carico giapponese con le bestie ma furono investiti da una furiosa tempesta seguita da un naufragio.

L'intera trama è raccontata dal punto di vista di Pi da adulto, al quale lo scrittore si era in realtà rivolto perché in cerca di spunti creativi e potenzialmente interessato a trarre dalla sua vicenda un libro sicuramente appassionante. Inizia così il lungo flashback che dura quasi tutto il film. Che si rivela come una storia davvero avventurosa e piena di fantasia.

Non pago di essersi cimentato con quasi ogni genere conosciuto (commedia, dramma, wuxia, melò, supereroi) e di premi in tutto il mondo per buona parte dei suoi film, Ang Lee accetta una nuova sfida, adattando il best-seller di Yann Martel, coniugando l'atmosfera delle fiabe orientali e le necessità del cinema moderno, con trucchi di scena molto tecnologici, tra realtà e computer graphic, in un abbacinante viaggio in una realtà inesplorata che si presenta come un terrificante mondo incantato.

Infatti, se si scorre l’elenco dei non molti film del regista si scopre subito la varietà dei suoi interessi, essendo passato da trame drammatiche (i bellissimi Tempesta di ghiaccio e soprattutto il premiatissimo I segreti di Brokeback Mountain, per non parlare di Lussuria - Seduzione e tradimento) ad altre come La tigre e il dragone oppure Billy Lynn - Un giorno da eroe, dal contenuto totalmente differente dagli altri.

Tornando al film, che potremmo anche chiamare come l'avventura spericolata di Pi, è un viaggio allucinante che fa sorridere, sorprendere e commuovere: insomma è una fiaba d'Oriente, ricca di avvenimenti e sentimenti.

Riconoscimenti

2013 – Premio Oscar

Miglior regia

Migliore fotografia

Migliori effetti speciali

Miglior colonna sonora

Candidatura per il miglior film

Candidatura per la miglior sceneggiatura non originale

Candidatura per la migliore scenografia

Candidatura per il miglior montaggio

Candidatura per il miglior sonoro

Candidatura per il miglior montaggio sonoro

Candidatura per la miglior canzone a Mychael Danna e Bombay Jayashri per “Pi's Lullaby”

2013 – Golden Globe

Migliore colonna sonora

Candidatura per il miglior film drammatico

Candidatura per il miglior regista

2013 – Premio BAFTA

Migliore fotografia

Migliori effetti speciali

Candidatura per il miglior film

Candidatura per il miglior regista

Candidatura per la migliore sceneggiatura non originale

Candidatura per la migliore scenografia

Candidatura per il miglior montaggio

Candidatura per il miglior sonoro

Candidatura per la miglior colonna sonora