Voglia di ricominciare (1993)
- michemar

- 23 mag
- Tempo di lettura: 3 min

Voglia di ricominciare
(This Boy’s Life) USA 1993 dramma 1h55’
Regia: Michael Caton-Jones
Soggetto: Tobias Wolff (romanzo autobiografico)
Sceneggiatura: Robert Getchell
Fotografia: David Watkin
Montaggio: Jim Clark
Musiche: Carter Burwell
Scenografia: Stephen J. Lineweaver
Costumi: Richard Hornung
Leonardo DiCaprio: Tobias Wolff / Jack
Robert De Niro: Dwight Hansen
Ellen Barkin: Caroline Wolff Hansen
Jonah Blechman: Arthur Gayle
Eliza Dushku: Pearl
Chris Cooper: Roy
Carla Gugino: Norma
Zachary Ansley: Skipper
Tracey Ellis: Kathy
Kathy Kinney: Marian
Bobby Zameroski: Arch Cook
Tobey Maguire: Chuck Bolger
TRAMA: La storia della relazione tra un adolescente ribelle degli anni ‘50 e il suo patrigno abusivo, ispirato alle memorie dello scrittore e professore di letteratura Tobias Wolff.
VOTO 6,5

Tratto dall’autobiografia This Boy’s Life – A Memoir dello scrittore statunitense Tobias Wolff, noto esponente del nuovo realismo americano, è la storia di un giovane ragazzo - che ha il nome dello scrittore, interpretato da Leonardo DiCaprio - che lotta per una vita migliore sotto la custodia di un patrigno abusivo, interpretato da Robert De Niro.
Siamo negli Stati Uniti, anni Cinquanta. Dopo aver rotto con il marito, Caroline (Ellen Barkin) si trasferisce nello stato di Washington con il figlio Toby e cerca di costruirsi una nuova vita nella piccola città di Concrete. Qui incontra Dwight (De Niro), con cui si accasa e progetta il matrimonio. Ma la natura dell’uomo, abilmente dissimulata dalle promesse di un’esistenza sicura, è invece dura e invadente, condizionata da bassa autostima e tendenze all’abuso. Il rapporto fra lui e Toby naufraga quasi immediatamente in una schermaglia senza tregua contro la quale la passività di Caroline può poco o nulla.
Il film segue il viaggio emotivo e fisico di Tobias e sua madre, mentre cercano di sfuggire alla tirannia di un uomo che sembra rispettabile all’esterno ma si rivela violento e manipolatore. Il film è principalmente una testimonianza potente della resilienza umana e della ricerca di autenticità e felicità contro le avversità, comprese le difficoltà psicologiche dell’adolescente nella delicata fase di crescita, le reazioni, lo scarso profitto a scuola, le ammonizioni del preside, e via dicendo. Diciamo le consuete ribellioni che vediamo tante volte nelle situazioni come questa.
Mica per niente, il titolo originale è, come il libro, This Boy’s Life, essendo un promemoria commovente secondo cui, nonostante le circostanze difficili, è possibile forgiare un nuovo inizio e lasciarsi alle spalle un passato doloroso.
Accanto a Robert De Niro che interpreta il personaggio sgradevole di un padre reazionario e maschilista (oh, ma proprio antipatico, eh!), ecco appunto affacciarsi quel giovane chiamato Leonardo DiCaprio, che già mostrava il suo valore (e non è l’unico attor giovane che compone il cast): la sua performance ha ricevuto elogi per profondità e realismo, contribuendo a stabilire la sua reputazione come attore serio, tanto da vincere il premio come miglior attore promettente della Chicago Film Critics Association. Anzi, gli unici riconoscimenti al film sono soltanto quelli ricevuti da quel ragazzo che diventerà il divo che oggi conosciamo.
Mentre la faccia strafottente e antipatica di Robert De Niro è il marchio indelebile che solo lui è capace di disegnare sul viso: magari oggi la conosciamo a memoria e non ci facciamo più caso, ma lui è impareggiabile. È Bob De Niro, uno dei più grandi di sempre.


























Commenti