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Oblivion (2013)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 8 giu
  • Tempo di lettura: 2 min
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Oblivion

USA 2013 fantascienza 2h4’

 

Regia: Joseph Kosinski

Soggetto: Joseph Kosinski (graphic novel)

Sceneggiatura: Karl Gajdusek, Michael Arndt

Fotografia: Claudio Miranda

Montaggio: Richard Francis-Bruce

Musiche: M83, Anthony Gonzales, Joseph Trapanese

Scenografia: Darren Gilford

Costumi: Marlene Stewart, Christine Bieselin Clark

 

Tom Cruise: Jack Harper

Morgan Freeman: Malcolm Beech

Olga Kurylenko: Julia Rusakova

Andrea Riseborough: Victoria “Vika” Olsen

Nikolaj Coster-Waldau: Sykes

Zoë Bell: Kara

Melissa Leo: Sally

 

TRAMA: La Terra è stata devastata da una guerra nucleare che gli umani hanno vinto contro gli invasori alieni. La Luna è stata distrutta e questo ha causato terremoti, tsunami e diversi sconvolgimenti che hanno reso il pianeta una landa desolata.

 

VOTO 6,5

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Nel 2077, dopo alcune decine d’anni di una guerra che ha reso la Terra un pianeta arido e devastato, il veterano Jack è uno degli ultimi sopravvissuti. Riparatore di droni, ha il compito di recuperare dalla superficie terrestre le ultime risorse vitali e ha quasi portato a termine la sua missione prima di abbandonare definitivamente il pianeta.



Un giorno, però, vicino a lui precipita l’astronave su cui viaggia una misteriosa donna e dal loro incontro scaturisce una serie di eventi che costringono Jack a rivedere la sua visione del mondo e ad affrontare pericoli che non aveva previsto per la salvezza dell’intera umanità.



Come ama fare ormai da anni il cinema di fantascienza, anche il film di Joseph Kosinski – che prende spunto da un suo soggetto, una graphic novel mai edita - si distingue per la visione futuristica e apocalittica della Terra. La narrazione segue le vicende di Jack Harper, interpretato da Tom Cruise, e Victoria Olsen, impersonata da Andrea Riseborough, ultimi abitanti di un pianeta devastato da una guerra nucleare e dalla distruzione della Luna.



Il film si sviluppa attraverso un intreccio di suspense e azione, con una regia che tenta di tenere in equilibrio momenti di tranquillità con sequenze dinamiche. Kosinski sceglie di utilizzare una fotografia di colori tenui e freddissimi, dominata da sfumature di bianco e blu che sanno di acciaio, per rappresentare scenari di desolazione e speranza. Il pericolo è costante per la continua apparizione di robottini tondi e spietati.



Non secondaria e molto efficace è la colonna sonora degli M83, che aggiunge un ulteriore livello di emozione, con suoni metallici ed elettronici che immergono lo spettatore nell’atmosfera futuristica. Più che un’opera autonoma, pare che il regista voglia omaggiare l’epica del cinema di fantascienza, esplorando le paure e le ossessioni umane attraverso un racconto che, pur inserendosi in un contesto familiare del genere, riesce a offrire una prospettiva originale e personale.



Speranza e desolazione in un presente che non rassicura, mentre il protagonista Tom Cruise deve affrontare da solo tutte le avversità: una sorta di Ethan Matthew Hunt di fine millennio. Il cast importante nobilita l’intera operazione, il che non passa inosservato.


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Di sicuro, non ci si annoia. Pochi i momenti di pausa.

Joseph Kosinski e Tom Cruise si sono rincontrati con enorme successo nel recente Top Gun: Maverick.



 
 
 

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